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Il territorio italiano, a causa della sua particolare conformazione, manca di grandi bacini d'acqua di vasta estensione,  d'innesco con la quale era possibile ingannare le carpe in come quelli presenti in Francia e Germania. Tutti i fiumi che vi scorrono, ad eccezione del Pò, sono piuttosto brevi ed hanno bacini modesti, sono cioè poveri di acqua, in genere. I fiumi principali scendono dalle Alpi e hanno un regime abbastanza stabile nel corso dell'anno con portate piuttosto abbondanti. In autunno e in primavera, invece, sono alimentati dalle pioggie mentre d'estate l'apporto d'acqua deriva in gran parte dallo scioglimento dei ghiacciai.
In Italia, però, sono presenti in gran numero i laghi che hanno origini diverse e quindi caratteristiche molto differenti. Dai laghi alpini si va ai laghi di pianura formati dai fiumi, tutti popolati da specie ittiche in maniera difforme dipendentemente dalle condizioni ambientali che vi ricorrono. Oggi le specie ittiche più pregiate prolificano in quelle acque riconosciute di categoria A che si trovano nella quasi totalità dei casi in quote superiori ai mille metri, le quali sono tutelate in particolar modo, appunto per evitare che i salmonidi scompaiono dai nostri corsi d'acqua.
Man mano che si scende più a valle i corsi d'acqua cambiano la propria conformazione e quindi le proprie caratteristiche, variando così anche le condizioni di habitat delle specie ittiche che li abitano. Si può fare una classificazione delle specie partendo da quote superiori ai mille metri dove troviamo acque classificate di:
  • categoria A: sono acque di notevole pregio ittifaunistico, prevalentemente popolate da salmonidi (trote fario, trote marmorate, trote di lago, salmerini) e timallidi (temoli);
  • categoria B: sono acque intermedie che si trovano al di sotto dei mille metri e sono caratterizzate da una popolazione ittica mista;
  • categoria C: sono acque che si trovano nelle zone di pianura o prossime al livello del mare e sono esclusivamente popolate da ciprinidi;
La pesca in genere nelle acque interne viene regolata dalle ordinanze della provincia di appartenenza, ma nel caso della pesca sportiva (e quindi delle competizioni agonistiche) la FIPSAS ogni anno emana una Circolare Normativa che serve a regolamentare la pesca sportiva durante le competizioni agonistiche nelle varie discipline, che spaziano dai laghi ai fiumi, dai torrenti di montagna con portate d'acqua modiche ai fiumi di valle con portate d'acqua notevoli.
Le varie discipline sportive sono nate dalle numerose tecniche di pesca praticate nelle varie regioni e nei vari ambienti italiani; queste comprendono:
  • pesca al colpo
  • pesca alla trota in torrente
  • pesca alla trota in lago
  • spinning
  • feeder
  • bass fishing
  • carpfishing
  • pesca con la mosca
  • lancio tecnico
Quest'ultima specialità non tratta una vera e propria tecnica di pesca ma deriva comunque dall'abilità di saper lanciare un'ipotetica esca nel punto desiderato. La competizione sportiva ha intrapreso la propria strada partendo dalla pesca dilettantistica fino ad arrivare a vere e proprie manifestazioni di carattere:
  • sociale, riservate ad associazioni affiliate;
  • provinciale, riservate agli affiliati della stessa provincia;
  • regionale, riservate ai membri di società appartenenti alla Regione organizzatrice;
  • nazionale, aperte a tutti i membri di società affiliate alla FIPSAS;
  • internazionale, riservate a tutti imembri di società affiliate a Federazioni appartenenti al C.I.P.S. (Confederazione Internazionale della Pesca Sportiva).
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