Dopo tanti anni passati all'ombra del settore della fotografia subacquea, il video subacqueo ha da qualche anno acquistato autonomia propria e regolamentazione specifica, sia nel settore dei concorsi che nelle gare estemporanee. Pur mantenendo la struttura tipica delle gare di fotografia, quelle video hanno ora una loro identità specifica, sia nel metodo di composizione che nel metro di giudizio. Al momento attuale, il regolamento nazionale gare video sub della FIPSAS prevede lo svolgimento di gare selettive sull'intero territorio nazionale con una finale in prova unica del Campionato Italiano assoluto. Entrambe le prove, sia le selettive che le finali, vengono realizzate senza la post‑produzione del girato, bensì con il cosiddetto "montaggio in macchina".

Il concorrente ha infatti tre ore di tempo per poter filmare su di una pellicola precedentemente fornita e siglata dalla giuria, tutto il materìale che ritiene opportuno per la realizzazione della sua opera. Il campo di gara è contrassegnato da boe ed ogni concorrente non può uscime per nessun motivo, pena la squalifica. Può utilizzare più modelle, portarsi del materiale in acqua senza però inquinare l'ambiente, narrare anche una piccola storia, oppure mostrare solamente il fondale subacqueo. E' autorizzato ad utilizzare qualsiasi tipo di illuminazione subacquea ed un natante personale, munito però di personale di sicurezza. Anche il concorrente stesso deve essere munito di boa di segnalazione, sia per motivi di sicurezza che per individuare facilmente la sua zona di operazione in acqua.

Al termine della gara i nastri impressionati vengono riconsegnati e restano a disposizione del concorrente, il quale ha trenta minuti di tempo per scegliere lo spezzone preferito della durata minima di tre minuti e massima di cinque minuti. Il concorrente può cosi effettuare tutte le riprese che preferisce, ma concorre solo il pezzo di pellicola consecutivo che preferisce.

La giuria riunita in luogo chiuso giudicherà senza conoscerne l'autore, tutti i prodotti sulla base dei seguenti quattro criteri di valutazione e dando ad ognuno un voto palese da 0 a 10:

1     Tecniche di base;

       Fuoco;

       Composizione dell'inquadratura;

       Stabilità delle inquadrature;

       Durata delle inquadrature;

       Movimento: macchina o esterno (carrellate, zummate, panoramiche orizzontali o verticali);

2     Grammatica cinematografica;

       Ritmo;

       Successione delle inquadrature;

       Collegamenti e passaggi;

       Salti d'asse;

3     Fotografia;

       Esposizione;

       Illuminazione;

4     Idea cinematografica;

       Svolgimento;

       Comunicazione;

Alla fine dell'iter previsto, la giuria premia l'opera video che ha ricevuto più punti nelle quattro valutazioni previste, generando così la classifica finale della manifestazione. In ordine di classifica, ogni concorrente riceve inoltre anche quei punti FIPSAS determinanti per la graduatoria per la scelta dei finalisti al campionato italiano in prova unica.

I punti vanno da un minimo di 10 per gare con meno di 15 partecipanti ad un massimo di 12 per gare con oltre 30 partecipanti, e ad ogni posizione di classifica viene scalato un punto. Dal decimo posto in poi, tutti i concorrenti ricevono un solo punto per la graduatoria. Per le finali nazionali, ogni concorrente potrà contare però solamente sui due migliori punteggi ottenute nelle varie prove selettive a cui avrà partecipato e la lista dei qualificati viene emessa dalla FIPSAS 30 giorni prima della manifestazione che si svolge ogni anno in date luoghi diversi da stabilire di anno in anno.

E' allo studio anche la creazione di un circuito di concorsi video sub designati dalla FIPSAS, che concorrano all'assegnazione del "Gran Premio FIPSAS Video Sub". Il lavoro fatto è enorme, ma la strada da fare è ancora tanta.

Giudicare ed essere giudicati è un sicuro metodo per mettersi in discussione e per crescere tecnicamente ed agonisticamente; qualcuno potrà dire di accontentarsi delle proprie caratteristiche personali e appiattirsi nel proprio stile e con le proprie peculiarità. La disponibilità di mettersi alla prova con altri è sempre segno di grande attenzione al settore e di profondo rispetto per il lavoro altrui. Imparare dagli altri è il nostro motto, e non esiste sistema migliore di cominciare a farlo con chi è più o meno al nostro livello; confrontarsi con registi e documentaristi affermati a livello mondiale può essere certamente stimolante, ma nella maggioranza dei casi può essere impari, se non avvilente. Il nostro scopo è crescere e tutti metodi sono buoni per imparare a fare qualcosa di nuovo, e questo è uno dei più accattivanti.

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