Il Long Casting oggi è una disciplina puramente sportiva, le cui origini vanno ricercate essenzianlmente nel surfcasting. La necessità di portare il piombo con le nostre esche a distanze notevoli, vuoi per insidiare i pesci che stazionano lontano dalla battigia o vuoi per evitare ostacoli come fondali rocciosi, ha contribuito al lodevole sviluppo di attrezzature adatte a mettere in atto lanci lunghissimi. Nei pescatori, si sa, lo spirito di competizione nel prendere i pesci, piano piano si è evoluto con il dimostrare la propria abilità nel portare il piombo a distanze ragguardevoli dalla battigia. La FIPSAS, scopritrice di nuovi talenti in campo agonistico, ha progredito questo fenomeno creando appunto un campionato dove l’essenza della specialità consiste nel saper lanciare un piombo da 150 grammi con una canna specifica, entro uno spazio delimitato.

Il campo d’azione è formato da un cono tra i 25 e i 30 gradi, con una lunghezza minima di 230 m, alla punta del cono c’è una pedana larga 2,50 m posta 90° rispetto all’asse del cono (linea centrale); su questa pedana il lanciatore, utilizzando una canna con almeno quattro anelli guidafilo e con un nylon in bobina avente un diametro minimo di 0,30 mm abbinato ad un parastrappi di diametro minimo 0,70 mm, dovrà effettuare i sei lanci che ha a disposizione, dei quali ne verrà considerato uno solo: il più lungo.

Nella fase di lancio, il concorrente, non può oltrepassare la linea di pedana fino a che il piombo non ha toccato il terreno e se il piombo tocca il suolo davanti alla pedana, qualunque sia la causa, il lancio è considerato nullo. Per evitare che il piombo si possa staccare dal parastrappi, viene assicurato al filo con un robusto moschettone, il quale permette la veloce sostituzione di un piombo che si sia deformato nel lancio precedente, dato che tutti i piombi devono avere una forma aerodinamica per meglio superare l’attrito con l’aria durante il lancio.

Il lanciatore a questo punto, rispettando tutte le premesse che sono state descritte è pronto per mettere in atto la propria tecnica, stando bene attento, però, a non compiere durante la fase del lancio, una rotazione con il proprio corpo, superiore ai 360° pena l’annullamento del lancio stesso. Dopo l’effettuazione del lancio si procede alla misurazione della distanza, la quale deve essere effettuata considerando sempre la linea del centro della pedana partendo da quest’ultima in direzione del piombo a terra. Nel caso il piombo dovesse cadere al di fuori della linea laterale del cono, il lancio viene considerato nullo. Infine per compilare la classifica finale, si tiene conto del lancio più lungo ottenuto da ciascun concorrente. La specificità di questa branca nel lancio del piombo, in Italia, ha riscosso un notevole successo, a tal punto da esportare la tecnica in altri Paesi creando così dei campionati nazionali, prima, per poi sfociare in competizioni mondiali.

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